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Tai Chi Chuan

Insegnante: Elisa Negri dell'AIK (Associazione Italiana Kung Fu) :: orario: lunedì 19:15 - 20:15 / mercoledì 19:00 - 20:00


tai chi

Il termine Tai Chi Chuan significa letteralmente "Pugilato del Principio Supremo".
Il "Principio Supremo" è l'alternarsi di Yin (principio "negativo") e Yang (principio "positivo").
Questo alternarsi è simboleggiato nel "Tai Chi Tu" (diagramma del principio supremo il simbolo Yin/Yang) e si riflette nella pratica marziale attraverso movimenti circolari e continui.

Oltre ad essere una raffinata arte marziale, il Tai Chi Chuan può essere praticato come una ginnastica che conferisce benessere, o come una forma di meditazione in movimento.

Le origini

Nasce come arte marziale derivata da altri stili di combattimento tra cui "Mien Chuan" (Pugno di cotone). Il nome Tai Chi venne dato dall'eremita Taoista Chang Sanfeng. È difficile riferire date precise riguardo questo leggendario personaggio; secondo più fonti pare sia vissuto sotto i Song del Sud (1127-1279) sul monte Wudang.

Il monte Wudang sorge nella provincia dello Hubei. Vi si sviluppò il culto della divinità taoista Chenwu o Xuandi, dio della guerra legata al nord. Sotto gli Han questa divinità, l'"Imperatore Nero" (Xuandi) o il "vero Guerriero" (Chenwu), è stata associata alla stella polare, punto di riferimento cosmografico del Tai Chi.

tai chi

Secondo una celebre leggenda, un giorno, mentre era affacciato alla finestra della sua capanna, Chang Sanfeng assistette al duello tra una gazza e un serpente. La gazza fu battuta dal serpente, che combatteva con movimenti curvilinei evitando i colpi rettilinei del becco e contrattaccava con rapidità. Chang Sanfeng capì allora che la flessibilità era più efficace della rigidità e individuò tutta una serie di elementi che formano la base del Tai Chi Chuan.

Secondo un'altra leggenda invece, Chang Sanfeng apprese il Tai Chi durante un sogno in cui gli apparve l'Imperatore Nero (Xuandi) che gli insegnò un metodo di combattimento a mani nude. Il giorno seguente al suo risveglio fu in grado di battere da solo più di cento banditi.

Vedi anche www.aikmilano.it/